Un paio di settimane fa,erano venuti ad ammirare il loro idolo addirittura contro il Doria.
Forse stasera gli unici contenti sono le vedove del Gasp.che si saranno stropicciati gli occhi nel vedere tanto Julio in campo tanto da doversi rifonirsi di rotoloni Regina per tutto il tempo.
Altro che calcio champagne,titoloni rosei inneggianti a Gasperson o al Barca di Guardiola!!
Stasera il dimenticato Gianduiotto,ha sfornato tutto il suo reperorio Julinario e se è uscito con i tre punti in saccoccia,lo deve solo al suo proverbiale didietro.
La partita come quasi sempre accade si è determinata dagli episodi e sono stati entrambi a nostro sfavore, a cavallo dei due tempi.
Dopo i primi 15 minuti con un Genoa padrone del campo e in vantaggio con un bel gol di Bertolacci nata da azione rugbistica,l’Atalanta si è fatta viva solo su calci piazziati e dopo aver rischiato il raddoppio con un tiro di Laxalt,alla fine del tempo ha trovato il gol del pari ,quasi all’improvviso,con Ilicic sulla unica azione di Petagna,un bue con i baffi che non si sa come faccia a giocare a calcio.
Ripresa che si pensava potesse andare in salita per il Genoa,che invece saliva di tono,con un Bertolacci tonico e un Taarabt sontuoso,i quali confezionavano una azione strepitosa che metteva a tu per tu con Berisha il macedone Pandev:
Palla fltrante a sinistra,sul suo piede,leggermente defilato e mentre tutti i genoani del mondo avrebbero tirato in diagonale e si apprestavano gia ad esultare,il 34enne titrava incredibilmente in bocca al portiere!
La ribattuta vedeva un riflesso dell’albanese fino al rinvio degli orobici.
Della distrazione di Julio non ne abbiamo approfittato e come spesso accade,da gol mangiato si subiva il vantaggio ospite con una punizione telefonata dalla trequarti,che attraversava le statuine rossoblu fino a Rigoni che dormiva e non vedeva il solito centenario movimento di Masiello sull’ultimo palo che infilava l’incopevole Perin.
Da qual momento malgrado la volontà e i cambi di Ballardini,la squadra andava in confusione tattica e si rifugiava nei lanci lunghi verso il nuovo entrato Lapadula,il Pippo Inzaghi della Lanterna,che si faceva notare solo per i fuorigioco e per salti da grillo sulle numerose palle alte che arrivavano dalla difesa.
Se questo è il centravanti ,che non sta mai bene fisicamente,a cui dobbiamo affidare le speranze di salvezza,si capisce perche il Conducator ha preso Rossi reduce da quattro infortuni.
Con l’Atalanta in contropiede e il solo Gomez a mostrare qualcosa,ci pensava Perin ad evitare il terzo gol,prima di un assalto all’arma bianca che non produceva quasi nulla,anche per il ritardato cambio di Rigoni e la mira sballata di Veloso mai veramente pericoloso.
La vittoria di Verona viene vanificata quindi da questa immeritata sconfitta,che consente l’imbattibilità con il Genoa del festeggiato mago di Grugliasco,la cui Atalanta ci è sembrata almeno oggi ben poca cosa e baciata dalla Dea bendata.
La prima sconfitta di Ballardini viene nella migliore perfomance della sua gestione e questo fa tanta rabbia.
La mano del ravennate si vede,ma senza goleador,la strada per il futuro si fa lunga.
Che il presidente compri una punta a gennaio,perche Boselli è lontano,Rossi è indietro e Milito si è ritirato.
Contributo di Ianna pubblicato su grifoni.org in data 12/12/2017 in occasione di Genoa-Atalanta