Rotoloni regina

Quando un po’ tutti ci apprestavamo a ricorrere a tabelline e calcolatrici e a correre verso i vari Bathrooms con tanto di carta igienica a doppio e triplo velo, è giunto il 15°gol di Palacio che ci ha salvato ancora per il momento dall’abisso dei Wc .

Ad essere cinici un po’ dispiace, perché a Primavera inoltrata e a due mesi dalla fine di questo ennesimo campionato sciatto ,un obiettivo da raggiungere lo avremmo individuato.

Invece nella unica azione di Don Rodrigo,la Hoja ha scartato tre papaveri viola e ha infilato il fin li inoperoso Boruc.

Era quasi il 90° e la faccia di Preziosi somigliava a quella di Silvio quando gli dissero che Ruby era minorenne.

Non si fosse trattato di Julio,oggi saremmo qui a chiedere consulti per le coronarie e le cefalee, in quanto riuscire a perdere contro una Fiorentina in crisi,farsi pure scavalcare, reduce da 5 polpette nella debacle storica contro la Juve, sarebbe stato un passo ulteriore verso il baratro.

Partita dalla difficile identità la nostra, con un centrocampo somigliante alle Nazionali senza filtro di qualche decennio fa e Viola ordinati e precisi in uno scolastico 4-4-2 che a Marino sarà sembrato peggio di un film Horror.

Non è servito il gol di Bellushi sull’unico cross decente di Mesto, ne il raddoppio divorato dall’argentino, in quanto su un rinvio sbilenco di Rossi, mai cosi confusionario e dannoso ,Montolivo ha impattato meritatamente.

Solo Frey ha poi salvato lo svantaggio all’intervallo uscendo a valanga su Amauri che senza brillare ha senza dubbio oscurato la “prestazione” di Mister 9 Belin milioni.

Alberto Gilardino da Biella nella gara per lui più sentita e importante ha sciorinato tutto il suo campionario:

Mai un anticipo in volo o a terra, sempre spalle alla porta, mai una occasione ,mai un tiro.

La nazionale,italiana è vicina.

Chi lo ha pagato cosi tanto dandogli pure un ingaggio mostruoso per le sue capacità, sarebbe da art.18 per motivi economici senza reintegro e indennizzo.

Se dovessimo chiedere a Don Diego se ha fatto l’affare più con il Gila che con lo sponsorizzare il Colosseo ,il patron Viola non avrebbe dubbi nel ringraziare Mister Toys e il fido Capozucca.

In compenso Marino, le cui sedute a porte chiuse sono un mistero del calcio come quelle dei Politburo di Breznev, si è giocato prima la carta Jorguera poi quella di Lazzaro Ilievsky Sculli, con l’intento di verticalizzare il gioco senza più nessuna copertura a centrocampo dove solo cavallo pazzo Biondini correva al fianco di tango Veloso che aldilà dell’ennesimo taglio di capelli, non ha mostrato altro.

Il tentativo di giocare palla alta come fossimo a Twickenam e là davanti ci fosse ancora Tomas non è servito a Marino che Bagnoli di certo non è.

Quando Nonno Natali ha impattato di testa e da fermo, sembrava che l’ora legale su Marassi non fosse mai arrivata.

Palacio si è inventato il dribbling all’86° e la Viola ci è rimasta dietro in classifica, nel più lieto e imprevedibile dei finali.

Domenica per chi non lo sapesse si riapre il calciomercato.

Preziosi a San Siro contro un Inter che non si gioca nemmeno il quarto posto, ha la possibilità di vendersi l’ultimo giocatore di calcio che gli è rimasto e senza il quale saremmo già a scoprire se Sassuolo si trova in provincia di Reggio Emilia o di Modena.

Il nostro esimio pensi a dove saremmo senza i gols di Palacio.

Altro che parte sinistra,plusvalenza e Dubai.

Era tempo di Rotoloni Regina o al massimo Carta Foxy .

Ad un velo però.

Contributo di Ianna pubblicato su grifoni.org in data 25/03/2012 in occasione di Genoa-Fiorentina