Amaro Averna

Chissà cosa avremmo scritto,cosa ci saremmo inventati,quali dietrologie avremmo scovato, se non avessimo preso il gol del pari in pieno recupero,quando già pregustavamo una vittoria,che non sarebbe stata meritatissima, ma che non avrebbe fatto gridare allo scandalo,come la sconfitta di Cagliari.
Il gusto amaro arriva alla fine, come uno schiaffo in faccia,sui titoli di coda, quando già godevamo della vittoria, che avrebbe  fatto dimenticare il ladrocinio legalizzato di Cagliari.
Il secondo errore di fila in disimpegno arretrato ,questa volta di Biondini,regala un cross a Cigarini che il neo entrato De Luca a tre metri dalla porta,con la difesa stanca e immobile,non ha difficoltà a insaccare l’ottimo e incopevole Perin.

Pari che alla fine è giusto,viste le assenze del Genoa,il campo di patate dove si è disputato e soprattutto per il livello di Serie B che hanno offerto le due squadre,in cui in 90°,non si ricorda un gesto tecnico dei protagonisti in campo.

Squadre che venivano da due sconfitte contestate e per questo forse hanno giocato con il freno a mano tirato,malgrado il Genoa limitatamente alle sue possibilità,agli infortuni e ai credi tattici,per i primi 20 minuti ci ha pure provato a chiudere l’Atalanta nella sua tre quarti,con Fetfa in campo e Konatè sulla destra ,un pò limitato negli spazi chiusi e non preciso negli stop.

Gli orobici chiusi a tripla mandata con il solo Denis in avanti e sempre pericoloso,si sono mostrati come sempre tignosi,ma certamente non una formazione irresistibile e trascendentale,sicuramente  alla portata di un Grifone al completo e più determinato nei minuti finali.

Per fotografare al meglio la partita,basta ricordare che nessuno dei due portieri,tranne quella iniziale di Consigli su Gilardino, ha effettuato una parata degna di questo nome,se non quella uscita temeraria e coraggiosa di Perin,che sul prato di Marassi,sembra siano passate sei dozzine di mandrie di buoi e due partite di fila degli All Blacks e i presunti giocatori tecnici non si sono mai potuti vedere.

Il Gasp.alle prese con tre titolari di difesa assenti,si inventa Biondini primo di destra,riaffida ad Antonini il suo vecchio ruolo di terzino destro e affida ad uno statico Gamberini il ruolo di centrale difensivo,spostando Marchese a sinistra.

Il primo tempo ha due fiammate caratterizzate da due pali esterni,il primo di Antonelli ed il secondo di Cigarini,con i portieri inoperosi e infreddoliti.

Secondo tempo sulla falsariga della prima se non peggio,con l’Atalanta che prende le misure del campo e dell’avversario,senza colpo ferire e senza che il Grifone inventi qualcosa che non sia di estemporaneo.

Nel miglior momento ospite,arriva il gol del vantaggio del Genoa,grazie ad una azione rocambolesca quanto casuale:

Passaggio di Marchese a Gila,che sbaglia lo stop mentre si sta girando per un tentato dribbling,arriva Cigarini,che la stoppa meglio a Bertolacci,che alla sua maniera,insacca di sinistro l’incolpevole Consigli.

Che strano il calcio:quando meno te lo aspetti ti premia, e quando credi di portare a casa il bottino pieno,vieni punito.

Gli ingressi di Sturaro a centrocampo al posto di Fetfa e di Calaiò nel tentativo di scardinare il muro bergamasco,non ha dato frutti appariscenti, in quanto gli sbocchi sono stati preclusi e l’unico schema era diventato il lancio lungo per Calaiò e per il controllo palla e susseguente fallo al Gila.

Il Genoa si rintana,attende il fischio finale dell’ottimo Banti altro che Giacomelli,non soffre più di tanto,ma su un passaggio errato all’indietro regala l’ultima occasione fatale alla squadra lombarda.

Con 22 punti il Natale alle porte e la traferta di Bologna,il mercato di Gennaio che si spera riservi poche sorprese,sarebbe stato un buon viatico per tutti.

Almeno questa volta chi decantava l’ausilio determinante e preponderante di Julio,questa sera resterà a bocca asciutta.

Una magra consolazione che ci è costata due punti e tanto Amaro Averna.

Contributo di Ianna pubblicato su grifoni.org in data 15/12/2013 in occasione di Genoa-Atalanta